“Non tagliare quel filare! E’ l’Amburgo e lo mangiamo con il gorgonzola”, ha detto la signora Aurora.
Una sola frase che racchiude la storia e le tradizioni di quasi trent’anni di vendemmie della zona di Lu, nel Monferrato. Il moscato d’Amburgo, l’uva più dolce e regale che ci sia, viene infatti abbinata al gorgonzola proprio il giorno della vendemmia creando un connubio di sapori unico: dolce, aromatico e piccante insieme.
Questo è la vendemmia: riprendere il contatto con la storia della terra, scoprire le tradizioni, proteggere i pochi filari di Moscato d’Amburgo che fanno capolino tra quelli di Barbera.
Per vendemmiare bisogna essere coordinati, dividersi equamente tra i filari e procedere tutti nella stessa direzione. Fermandosi e avanzando ogni paio di metri come se fosse una danza.
Sembra facile ma non lo è, perché i filari sono alti e molto lunghi e quando ci sei in mezzo la vigna sembra tutta uguale. Ma ad un certo punto come per magia si comincia a procedere uniti, armonici e guidati da un fine comune. Si diventa una squadra dove ognuno dà il meglio di se stesso.
Qualche discorso, senza guardarsi negli occhi per via delle foglie che fanno solo filtrare le parole.
Sono parole col sorriso, che trasmettono gioia e allegria ma non sono mai troppe perché c’è la natura da ascoltare.
Dopo un anno di silenzioso lavoro, la vigna finalmente parla di sè: mentre dona i suoi frutti ti racconta che annata è stata, se è piovuto abbastanza, se in quel punto il sole ha esagerato, se le foglie hanno fatto bene il loro lavoro per proteggere i grappoli e consentirne la crescita e la maturazione.
Alcuni acini sono talmente vicini gli uni agli altri che sembrano amarsi, alcuni grappoli crescono intorno ai rami come se non volessero essere portati via. Ma anche quest’anno verranno raccolti e la magia del vino si compirà.
Fotografie e pensieri della mia prima vendemmia presso Azienda Agricola Marcello Meda, Lu Monferrato.