Una torta di mele umida e profumata. Le mele sono incastonate nell’impatto che le avvolge e coccola col suo profumo di vaniglia e la consistenza speciale data dal burro. Una torta bassa dalla cottura veloce che ne rispetta la morbidezza.
Se stai ancora cercando la tua torta di mele del cuore ti invito a provare questa ricetta: è perfetta per la colazione ma anche come dessert aggiungendo un ciuffo di panna o un cucchiaio di crema inglese o crema pasticcera leggera. Se ti piacciono i dolci con le mele sul blog trovi anche la ricetta di queste tortine integrali: corri a scoprirle!
Troverai molte ricette interessanti sul sito Spadellandia dove troverai anche la mia torta di mele.
L’idea arriva da una torta bassa, soffice e profumata che avevo assaggiato in un piccolo bar torinese. Non sono riuscita a farmi svelare dosi e ingredienti allora sono corsa a cercare tra i mie ritagli per ritrovare delle vecchie fotocopie in cui c’era anche una torta di mele sana e genuina che poteva assomigliarle molto. Ad un certo punto ho temuto di non trovarle più quelle ricette fotocopiate, ma erano lì, solo un po’ strette tra il fascicolo con i ritagli delle crostate e quello delle confetture.
Ho ridotto un po’ lo zucchero, come al solito, ma per il resto la ricetta è tale a quale a quella originale. E di certo non è una ricetta segreta: ti racconto la sua storia qui sotto dopo gli ingredienti e il procedimento della torta di mele perfetta.

Ingredienti per fare la torta di mele soffice e umida
- 5 mele renette medio/piccole (o mele gialle se possibile un po’ aspre)
- 200 gr di farina 0 (7 cucchiai colmi)
- 80 gr di zucchero (6 cucchiai rasi)
- 2 uova
- 50 gr di burro morbido (a temperatura ambiente ma non sciolto)
- 1/2 bicchiere di latte
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 1/2 stecca di vaniglia o il baccello intero di una stecca senza i semi
- un pizzico di sale
- succo di limone
Seguimi per scoprire come preparare la torta di mele con latte alla vaniglia – qui il procedimento passo-passo
- Fai scaldare il latte, apri la stecca di vaniglia e raschia i semini. Mettili nel latte insieme alla stecca e lascia in infusione. Se avevi già usato i semini in precedenza metti solo la stecca nel latte: questa ricetta è perfetta per utilizzare tutto il profumo di questa preziosa spezia senza sprecare nulla.
- Pulisci le mele e tagliale a fette sottili irrorandole con il succo di limone per non farle annerire
- Monta le uova con lo zucchero
- Aggiungi il burro morbido e il latte intiepidito a filo amalgamando con la frusta a mano
- Unisci la farina e il lievito setacciati
- Amalgama bene e trasferisci la pastella in una stampo largo imburrato e infarinato (o in due più piccoli – con queste dosi ho riempito due teglie una da 22 e una da 18 cm di diametro).
- Inserisci le fettine di mele in modo concentrico facendole affondare un po’ nell’impasto. Cospargi con zucchero di canna.
- Inforna a 180° per 35/40 minuti (fai la prova dello stecchino).

Le ricette fotocopiate e la “signora delle uova” di Porta Palazzo
Questa torta di mele è una delle ricette che la “signora delle uova” del mercato dei contadini di Porta Palazzo regalava ai suoi clienti, ricette per usare le uova: la torta di mele, il bunet, la torta per le feste di Natale e lo strudel con la pasta matta. Se sei di Torino o se ogni tanto frequenti il mercato di Porta Palazzo non puoi non averla notata.
Il suo banchetto è piccolissimo e carico di uova di diversi calibri e colori; a Pasqua qui si trovano anche quelle di quaglia.
Quelle ricette fotocopiate stanno lì tra le mie scartoffie di cucina e le ho sempre considerate così autorevoli. Forse perché sono scritte a mano e mi fanno immaginare che siano state provate e riprovate, così tante volte fino ad arrivare al risultato perfetto. Forse perché hanno equilibrio e non eccedono in questo o in quello: sono ricette con le uova ma non è richiesto di usarne tante, sono dolci ma non eccedono sulla quantità di zucchero.
Si narra che la signora delle uova beva ogni uovo rotto direttamente dal guscio e che alla fine della giornata enumeri con gusto e soddisfazione le enormi quantità di uova consumate. Io non l’ho mai vista farlo ma mi piace pensare che sia vero e che sia un gesto per dimostrare quanto lei ami il suo lavoro.
Non sprecare il cibo: siamo responsabili delle nostre scelte
Utilizzare al massimo il cibo e non sprecare quello che facciamo entrare nel frigorifero è un gesto di attenzione verso noi stessi e il nostro portafoglio e di rispetto per chi ha meno di noi. Con questa ricetta potrai utilizzare il baccello di vaniglia anche dopo aver prelevato i semini per altre ricette: una bella idea anche considerando il costo della vaniglia. In questo post ho parlato di #zerowaste, dai un’occhiata per scoprire nuove ricette con gli scarti.